Accolti i ricorsi per la discarica "Vianelle" proposti dai Comuni di Marano Vicentino e Thiene

Pubblicata il 20/01/2014

ACCOLTI I RICORSI PER LA DISCARICA “VIANELLE” PROPOSTI DAI COMUNI DI MARANO VICENTINO E THIENE

Il Consiglio di Stato ha accolto i ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica proposti dal Comune di Marano Vicentino e dal Comune di Thiene per l’annullamento, previa sospensiva, del decreto della provincia di Vicenza n. 62 del 20 aprile 2012, con cui era stato autorizzato l’esercizio della discarica per inerti “Vianelle”, integrando i codici CER. Tra questi figuravano codici espressamente esclusi dalle precedenti autorizzazioni e ciò, secondo i Comuni ricorrenti, avveniva senza effettuare la valutazione di impatto ambientale, né verificare il rischio ambientale per inquinamenti eventuali della falda acquifera sottostante la cava e senza acquisire il parere della Commissione tecnica provinciale e quello dei Comuni nel cui territorio insiste la discarica.
 “È tanta la soddisfazione di vedere un iter che raggiunge il suo compimento – commenta il Sindaco di Marano Vicentino Piera Moro – e quindi di poter dire ai cittadini che quando vediamo qualcosa che non è perfettamente corretto abbiamo la possibilità di chiedere, attraverso la legge, il ripristino della legalità. In questo caso era evidente che i Comuni dovevano essere sentiti, perché sono i primi in obbligo a difendere, preservare e curare il proprio territorio. Se siamo esautorati da questo dovere, viene meno la diretta rappresentanza nei confronti del bene comune. Grazie alla sinergia creata tra i Comuni e all’equilibrio con cui abbiamo condotto questo pezzo di strada insieme, possiamo dire ai nostri cittadini che noi come sindaci ci siamo e contiamo”.
 Il commento dell’assessore alla Qualità del Territorio di Marano Vicentino Francesco Luca:
“La questione dell'aumento delle tipologie di rifiuti all'interno della discarica Vianelle è stato uno dei primi problemi che abbiamo affrontato come Amministrazione. Due gli aspetti fondamentali che abbiamo sottolineato: la delicatezza del sito, posto sopra la falda acquifera che rende, come minimo, obbligatorio il procedimento di VIA (Valutazione Impatto Ambientale), e il silenzio con il quale il provvedimento è stato emanato. Il Consiglio di Stato ci dà ragione proprio su questi temi: ora sappiamo che, oltre a essere sconveniente, è pure illegittimo prendere decisioni simili senza coinvolgere comuni e cittadinanza. Il lavoro a tutela dell'acqua e della falda continuerà, più forte di prima. Desidero ringraziare tutti i Comuni che hanno condiviso il ricorso, tra cui Vicenza e Padova, i professionisti che con il loro lavoro l'hanno supportato, il geologo Marchetto e i tecnici di eAmbiente, oltre all'importante lavoro di sensibilizzazione fatto dal Movimento Salvaguardia Ambiente di Marano Vicentino”.
 Anche il Sindaco di Thiene, Giovanni Casarotto e l’assessore all’Ecologia, Andrea Zorzan, hanno espresso soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Stato.
“È stato un risultato – dichiara il Sindaco Giovanni Casarotto – che premia l’impegno sinergico messo in campo dai due Comuni di Marano e di Thiene e dimostra che, quando il lavoro viene svolto con serietà e professionalità e le osservazioni e le contestazioni sono fondate, si raggiunge l’obiettivo. Crediamo sia anche un messaggio forte che i due Comuni hanno voluto dare sull’impegno per la salvaguardia del nostro territorio, per la salute dei cittadini e delle generazioni future”.
  L’Assessore all’Ecologia, Andrea Zorzan, aggiunge: “La volontà politica di tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente, la determinazione e costanza con cui le due Amministrazioni hanno seguito la vicenda e la consapevolezza di rappresentare le istanze del territorio sono state premiate. La questione ‘Vianelle’ – continua Andrea Zorzan – è stata una sorpresa, visto il silenzio con cui si era autorizzato il tutto, che a giugno 2012 le nuove amministrazioni si sono ritrovate a gestire.
Elemento fondamentale la piena condivisione di veduta tra i Comuni di Marano e Thiene. Il metodo adottato, ovvero quello dello studio delle carte, degli incontri tra tecnici, dei monitoraggi, che come Amministratori abbiamo svolto, si è dimostrato metodo corretto e utile. Non ci siamo limitati a gridare un forte ‘no’ per  strappare l’applauso, ma abbiamo ‘governato’ la questione. Sono certo che questo risultato, che sentiamo nostro, verrà vissuto dai cittadini come un esempio di buona politica”.  


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