Viabilità per proseguimento lavori di realizzazione della Tangenziale Sud-Via Maestri del Lavoro.

Pubblicata il 10/04/2013

La nuova strada di via Maestri del Lavoro, almeno secondo le previsioni (per questo si farà il monitoraggio ex ante ed ex post dei livelli di traffico), consentirà a via Stazione di ritornare ad essere una strada di Marano Vicentino e non più una strada per il traffico di attraversamento. Questo dovrà essere l'esito principale, e a questo si sta lavorando.
Via Due Camini non deve diventare la nuova via Lago Trasimeno. Per questo quell'incrocio dovrà essere sì messo in sicurezza, ma niente più. Altrimenti la
nuova strada non solo non produrrà effetti positivi sulla viabilità della parte alta di Marano, ma paradossalmente peggiorerà la situazione.
I consiglieri di minoranza affermano che si poteva intervenire prima. Condivido. Si poteva intervenire prima, perché il progetto di questa strada è stato deciso
molti anni fa, e con un protocollo d'intesa firmato poi nel 2008 dall'allora sindaco Nardello.
Si poteva intervenire prima, perché tutta la 'nuova' viabilità di collegamento da e con il casello autostradale di Thiene si sarebbe dovuta realizzare alcuni decenni fa, quando le zone produttive si stavano espandendo, e non adesso che molti capannoni sono desolatamente vuoti. Non è il solo caso: "tempi della società, tempi della politica: nulla dimostra le lentezze del Palazzo quanto il paradosso di una bretella stradale" scrive Gianantonio Stella sul Corriere del 2 aprile, scrivendo a proposito della nuova strada da costruire nel distretto della sedia tra Palmanova e Manzano. Qui la storia non è molto diversa. Per non parlare del prolungamento a nord della Valdastico… Si poteva intervenire prima, programmando gli insediamenti industriali in modo unitario, sovracomunale, su modello di accordi o patti territoriali (vedasi i lavori di Carlo Trigilia) che in altre realtà italiane si sono concretizzati. Si sarebbe evitato, ad esempio, che via Stazione diventasse negli anni la bretella di collegamento con la zona industriale di Schio.
Si, si poteva intervenire prima. Ora lamentarsi, non ragionando sugli esiti di alcune politiche, serve a ben poco."
L'Assessore alla Qualità del Territorio Francesco Luca


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